Dal Punjab all’Italia: il dono del sangue come convivenza interculturale

Si è svolta domenica 22 settembre nella zona artigianale ASI, tra Bari e Modugno presso il “Tempio” dedicato a Ravidass una raccolta straordinaria di sangue con l’autoemoteca dell’Asl di Bari.

Il “Shri Guru Ravidass ji Sabha” è un importante punto di riferimento e di preghiera di un numeroso gruppo di immigrati indiani (Punjabi) di religione Ravidasi.

Ravidass, un venerato guru indiano nato nel 1377 è l’ispiratore di una religione di speranza dove la casta e l’origine non hanno importanza; ciò che conta è solo il comportamento personale basato su tolleranza e amore fraterno nei confronti di ciascuno.
Valori condivisi dalla Fidas di Bari ed espressi dal suo presidente, il dott. Raffaele Gelao, convinta da anni che il dono del sangue da parte dei cittadini immigrati possa favorire il loro processo di integrazione sul piano culturale, sociale e sanitario.

Quando si parla di donazione del sangue non è rilevante alcuna differenza di tipo etnico o culturale, ma solo il suo gruppo sanguigno ed il suo buono stato di salute.

All’organizzazione della bellissima e riuscita raccolta di sangue hanno collaborato Tanay Bhattacharjee, presidente del Coordinamento Migranti Puglia, impegnato da anni nel promuovere iniziative di partecipazione civica e di integrazione degli extracomunitari nelle comunità locali; il Centro Trasfusionale del San Paolo diretto dal dr. Scelsi con l’ottima equipe guidata dal dott. Marco Demichele.

Nella sacralità del luogo non sono mancate, da parte della comunità punjabi, manifestazioni di ospitalità ricambiate consumando insieme cibi e bevande tipiche dell’India. Insomma un momento straordinario sia per le sacche raccolte che per il calore degli ospitanti a testimonianza dei sentimenti di sincero apprezzamento nei confronti della Fidas e del personale del Centro trasfusionale.